Continua lo sviluppo dell’ e-commerce in Cina

Maggio, 2014

Il commercio online sta consolidando il proprio ruolo di protagonista nelle transazioni commerciali in Cina. Secondo uno studio del China’ s E-commerce Research Center, lo scorso anno le vendite hanno raggiunto i 1.320 miliardi di yuan e le stime del Ministero del Commercio cinese prevedono che si raggiungeranno i 1.800 miliardi di yuan entro la fine dell'anno. Si tratta, quindi, di un fenomeno estremamente interessante anche per gli attori stranieri che vogliano affacciarsi sul mercato.

Il mercato delle applicazioni per le transazioni commerciali online rappresenta sempre più un settore ad alto potenziale. Il numero di internauti cinesi, che oggi ammontano a circa 500 milioni, è previsto ancora in crescita, per effetto dei sussidi governativi erogati per l'accesso a internet a banda larga e ad alta velocità. Allo stato attuale, oltre 240 milioni di cinesi scelgono lo shopping online: si tratta di un mercato in cui sono venduti, in media, 48 mila prodotti al minuto. Il successo del canale di vendita online si deve anche all’impulso che ad esso ha dato il 12° Piano Quinquennale (2011-2015) che, tra le altre cose, ha incoraggiato la diffusione delle nuove tecnologie nei settori dell'information technology e delle telecomunicazioni. Tra i motivi del gradimento dello shopping online, in particolare, l’esclusività dovuta alla possibilità di acquistare prodotti non ancora disponibili nei negozi retail tradizionali, l'efficienza della rete logistica e i prezzi finali più contenuti rispetto agli acqusiti diretti al dettaglio.
“Non lanciarsi nel mercato cinese significa perdere parte di un flusso di esportazioni che nel futuro diventerà essenziale. Il costo per entrarci non è poi così alto”.

Roberto Liscia

Presidente NetComm

Le potenzialità di questo mercato appaiono estremamente interessanti anche per le aziende straniere. Per il Made in Italy in particolare, la moda, l'agroalimentare e l'arredamento potrebbero essere i settori ad ottenere più successo attraverso le piattaforme on-line. Secondo i dati dello EU SME Centre - l'istituto che supporta le attività di business delle piccole e medie aziende europee che vogliono entrare nel mercato cinese - entro il 2015 saranno 750 milioni gli utenti di internet nel Dragone, che già oggi è il più importante mercato del mondo per il commercio on line (www.agichina24.it). Accanto alle opportunità non deve, tuttavia, mancare un’attenta valutazione dei rischi che potrebbero accompagnare tale forma di vendita, principalmente collegati alla tutela dei diritti di proprietà intellettuale e alle cosiddette importazioni parallele. Dal punto di vista normativo, inoltre, permangono forti restrizioni per l’accesso degli attori stranieri al mercato; tuttavia, se l'azienda ha una società di trading che vende prodotti propri, può utilizzare anche il canale online, attraverso un sito che le consente, almeno teoricamente, di gestirlo in modo diretto.