L’urbanizzazione sostiene la crescita dell’economia cinese

Novembre, 2014

La Cina ha previsto di accelerare la realizzazione delle infrastrutture urbane nel corso del 12° Piano quinquennale (2011-2015). Obiettivo del Piano è accelerare l’urbanizzazione del Paese, che potrebbe agevolare un’ulteriore crescita dell’economia cinese.

Ricerche sullo sviluppo urbano cinese hanno dimostrato che un’ urbanizzazione a ritmi sostenuti potrebbe mantenere l'economia della Cina su livelli di crescita elevati ancora per 15-20 anni. Il tasso di urbanizzazione del Paese dovrebbe raggiungere, secondo le stime, il 52% nel 2015, aumentando fino al 65% entro il 2030, come riportato da alcune riviste di settore. A fine 2009, il tasso di urbanizzazione aveva già raggiunto il 46,6%, con 620 milioni di persone che vivono in città e paesi. La Cina ha previsto di accelerare la realizzazione delle infrastrutture urbane nel corso del 12° Piano quinquennale (2011-2015), con una spesa di RMB 7.000 miliardi (Ministero dell’Edilizia e dello Sviluppo Rurale e Urbano - Ministry of Housing and Urban-Rural Development, MOHURD) e investimenti in capitale fisso nelle infrastrutture urbane superiori a RMB 1.000 miliardi per la durata del piano. Gli investimenti nel trasporto ferroviario urbano supereranno i 700 miliardi di RMB nei cinque anni, seguiti da quelli in autostrade, con l’intenzione di limitare l'inquinamento provocato dall’elevato numero di auto che circolano nelle città.
“Il potenziale di crescita delle vaste regioni centrali e occidentali, insieme al rapido sviluppo delle piccole città, potrebbe mantenere l'economia sul “binario veloce” di crescita per almeno 15 o 20 anni”.

Wei Houkai

Direttore del centro CASS per lo sviluppo regionale della Cina

Anche i servizi di pubblica utilità (approvvigionamento idrico delle città, fornitura del gas, impianti di riscaldamento) riceveranno investimenti notevoli. I prestiti domestici rappresenterebbero una percentuale contenuta dell’investimento complessivo previsto per il 12° piano quinquennale (15% circa). Per la quota delle altre fonti di capitale è prevista una crescita fino al 77,4%, rispetto al precedente 76,5%. I fondi stanziati nel bilancio dello Stato aumenteranno, probabilmente, dal 4% al 5,2% del totale degli investimenti, secondo i dati diffusi da un gruppo di ricercatori (secondo il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite, gli investimenti nelle infrastrutture in un paese in via di sviluppo dovrebbero rappresentare il 10-15% del totale degli investimenti fissi, o il 3-5% del prodotto interno lordo). La rapida urbanizzazione del paese porterà ad un rapido sviluppo dei servizi pubblici urbani, nel corso del Piano quinquennale, tuttavia vi sono ancora alcuni problemi rilevanti da risolvere per agevolare il processo: tra questi, lo sviluppo non equilibrato tra le aree urbane e quelle rurali, le differenze di reddito, la mancanza di una pianificazione territoriale adeguata, soprattutto riguardo ai piani di espansione delle grandi città, il tenore di vita dei lavoratori emigrati.