Nel 2016 la Cina sarà la prima economia mondiale

Aprile, 2013

La Cina si afferma sempre più come potenza economica mondiale, al punto che secondo le previsioni dell’ Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, OCSE, essa diventerà la prima economia già nel 2016.

La stampa economica specializzata ha diffuso le stime dell’Ocse riguardo il futuro economico della Cina. Le simulazioni condotte dall’ Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico suggeriscono che la Cina possa mantenersi su livelli di crescita mediamente dell’8% almeno fino al 2020, prevedendo per il Dragone il primo posto tra le economie mondiali già nel 2016. L'organizzazione con sede a Parigi prevede che il prodotto interno lordo della Cina crescerà dell'8,5% nel 2013 e dell'8,9% nel 2014. La Cina è cresciuta nel 2012 del 7,8%, registrando il più modesto aumento degli ultimi tredici anni. L’ottimismo dell’Ocse appare in controtendenza rispetto alle previsioni avanzate da altre organizzazioni internazionali. Pur riconoscendo che la scalata della Cina sia stata incredibilmente rapida - infatti circa dieci anni fa la Cina era la settima economia al mondo, poi ha superato la Germania e nel 2007 ha conquistato il terzo posto - secondo altre organizzazioni il divario tra Cina e Stati Uniti, ad oggi prima economia, resterebbe ancora ampio e tale da richiedere almeno ulteriori dieci anni affinchè Pechino possa raggiungere e, quindi, superare Washington.
“E’ impressionante il fatto che la Cina abbia mantenuto tassi di crescita tanto elevati anche quando molti Paesi si sono trovati ad affrontare tempi duri.”

Bruce Kasman

Capo economista a JPMorgan Chase

L'economia cinese - specifica lo studio dell’OCSE - ha resistito alla crisi virtualmente meglio di qualsiasi Paese OCSE e oggi è ben piazzata per godere di un quarto decennio di avanzamento e miglioramento degli standard di vita. Lo stesso rapporto evidenzia, tuttavia, il permanere di "vari rischi", legati al contesto globale "fragile", a squilibri interni e agli eccessi nei "finanziamenti extra bilancio" nel pubblico e nel privato, richiamando l’attenzione sulla necessità delle riforme in tali ambiti.