L’indice PMI CINA cresce in ottobre

Novembre, 2013

Proseguono i segnali positivi che provengono dall’economia cinese. Grazie alla ripresa degli ordini, in particolare dall’estero, l’indice relativo all’attività manifatturiera del Paese sale oltre il livello di equilibrio.

Il settore manifatturiero cinese ha registrato una crescita particolarmente vivace in ottobre, a testimoniare i risultati incoraggianti già realizzati nei mesi precedenti. E' quanto rivela il valore assunto dall'indice flash PMI Markit-HSBC che, in crescita per il terzo mese consecutivo, si attesta a 50.9 punti, superiore alla soglia di equilibrio dei 50. Un valore dell'indice pari a 50 punti rappresenta il divario tra crescita e contrazione dell'attività manifatturiera: pertanto, la rilevazione riferita al mese di ottobre mostra come l'economia cinese stia progressivamente riportandosi sul binario di crescita. Tale rapporto può essere assunto anche come proxy affidabile della dinamica del prodotto interno lordo del paese, per il quale l'aumento registrato in settembre sembra suggerire che la crescita economica della Cina possa riprendere verso risultati più favorevoli rispetto al livello previsto del 7,5%. Questa tendenza appare in linea con i dati diffusi dall’Istituto Nazionale di Statistica Cinese.
“La fase di ristrutturazione economica che sta vivendo la Cina a volte non è in sincronia con la crescita. Abbiamo bisogno di sacrificare la crescita a breve termine per realizzare riforme e adeguamenti strutturali”.

Zhou Xiaochuan

Governatore People’s Bank of China

La produzione industriale ha raggiunto nei primi nove mesi dell'anno una crescita del 9,6% rispetto allo stesso periodo del 2012. Tra gli aumenti più significativi c'è quello della produzione dei gruppi con un ricavi annui superiori ai venti milioni di yuan. La ripresa degli ordini verso il paese è ritenuta il fattore determinante di tali risultati positivi: in particolare, va segnalata la dinamica delle esportazioni che, dopo una contrazione pesante, appaiono in risalita già da due mesi consecutivi. Per assicurare stabilità alla ripresa della propria economia, tuttavia, il Dragone non può permettersi di abbassare la guardia sulle pressioni inflazionistiche, la cui importanza era tornata a farsi sentire con vigore in settembre, soprattutto per effetto dell’allungamento dei tempi di consegna da parte delle aziende produttrici.